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Tania Libertad de Souza Zunica nasce a Zaña sulla costa settentrionale del Perù da padre di ascendenze portoghesi e madre peruviana, ultima di nove fratelli, tutti maschi. Il luogo d’origine situato nella regione meglio conosciuta come Costa Negra perché abitata dai discendenti degli schiavi deportati dall’Africa contribuirà in maniera determinante ad influenzare il suo stile musicale. Comincia a cantare giovanissima dopo il trasferimento della famiglia a Chiclayo. All’età di cinque anni si esibisce per la prima volta in pubblico proponendo il “classico” bolero “Historia de un amor”.
A 16 anni ha già un repertorio di oltre 300 canzoni che spaziano in tutta la tradizione popolare latino-americana. Successivamente incide il primo disco,”La contamanina”, che in breve tempo scala la hit–parade e la fa conoscere al grande pubblico del suo paese, mentre di lì a poco vince un importante festival con una canzone scritta per lei dal poeta peruviano Juan Gonzalo Rose. L’assidua frequentazione con gli ambienti intellettuali la spinge ad approfondire la conoscenza per la cultura afro-peruviana che costituirà la sua principale fonte di ispirazione musicale futura. A 21 anni lascia l’università e, nonostante i tentativi di dissuasione operati dalla famiglia, decide di seguire la sua vocazione artistica. Invitata per un festival, parte per l’Avana, dove ha modo di entrare in contatto con importanti musicisti quali Omara Portorotundo, Victor Jara, Zitarossa, ma soprattutto di conoscere il genere musicale della nueva trova che le dà modo di iniziare a considerare differenti possibilità espressive.Nel 1978 si trasferisce in Messico, paese dove tuttora risiede, costituisce un proprio gruppo e si afferma definitivamente. La sua carriera artistica costantemente alla ricerca di nuove scoperte – si definisce, infatti, “un interprete senza confini, soggetta solo alle emozioni e ai sentimenti” la porta a collaborare con artisti di diversa formazione come Cesar Camargo Mariano, Phil Manzanera, Djavan, Mercedes Sosa, Rúben Blades, Joan Manuel Serrat, Soledad Bravo, Pablo Milanés e molti altri. Personalità di grande carisma, viene considerata una delle più grandi interpreti femminili del suo continente ed è definita la “regina del bolero” per la completezza del repertorio ma soprattutto per le tonalità della sua voce potente, ma anche calda e passionale. Ha alle spalle 33 album incisi e milioni di copie vendute in tutto il mondo. Le sue ultime fatiche discografiche sono: Costa Negra (2002), dove si esibisce in una serie di memorabili duetti con Cesaria Evora (“Historia de un amor”), Soda Mama (“Ritmo de negros”) e Ousmane Toure (“La mulata”); Momentos de amor (2004) e Negro color (2004). Per il suo impegno a favore dei diritti civili e delle cause umanitarie, nel 1997, è stata nominata Ambasciatrice per la Pace dall’ UNESCO. |